Impegno a favore dell'ambiente

Un'azienda leader nel settore outdoor non può prescindere da un forte impegno a tutela dell'ambiente. E La Sportiva, anche in questo, fa la sua parte

Dal 1928 La Sportiva ha sede in Val di Fiemme, nel contesto delle Dolomiti che nel 2009 sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Mondiale della Umanità. Tale localizzazione porta con sé una responsabilità sociale e ambientale speciale, fortemente sentita all’interno dell’azienda e dalla famiglia Delladio. La ricerca, i processi e i metodi di lavorazione tengono costantemente al centro dell’attenzione sia lo sviluppo e l’evoluzione continua dei prodotti, sia la relazione dell’azienda e delle sue unità produttive con l’ambiente. Dall’ideazione e dalla progettazione iniziale viene costantemente applicato un approccio sostenibile ed eco-compatibile fino alla realizzazione finale dei prodotti finiti. La Sportiva pone massima attenzione al rispetto dell’ambiente e a mettere in campo in tutte le soluzioni e gli accorgimenti possibili per ridurre le emissioni di CO2 e gli scarti di materie prime.


Dal 2003 è stato introdotto il sistema di certificazione ambientale ISO 14001 che permette di monitorare ogni aspetto ambientale legato alle attività industriali dell’azienda, a 360 gradi: dalla produzione della sede di Ziano di Fiemme a quelle di aziende terziste o fornitrici di materie prime e semilavorati. Il sistema di certificazione auto-impone la ricerca del miglioramento continuo anche in campo ambientale che ha portato ad adottare soluzioni come l’impiego di impianti di aspirazione a carboni attivi, la sperimentazione di collanti a base acquosa ed il recupero di più del 50% degli scarti derivanti dall’attività produttiva.


Dal 2011 La Sportiva, conscia della pericolosità del legame chimico tra fluoro e carbonio che origina le combinazioni PFC ha assunto l’impegno non solo di evitare materiali e tessuti che non contengano PFOA (acido perfluoroottanoico), ma di eliminare completamente dalle proprie collezioni abbigliamento i tessuti, i trattamenti e i materiali contenenti PFC, in qualunque forma. Il PFOA nel 2013 è stato inserito da Greenpeace e dal regolamento europeo REACH nella lista delle sostanze pericolose per l’uomo e per l’ambiente.


Dal gennaio 2012, con l’ingresso nel settore tessile e dell’abbigliamento tecnico La Sportiva ha attuato le procedure per certificare la filiera produttiva tessile secondo criteri di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale ed approvati da Bluesign System. L’applicazione del sistema Bluesign significa non solo che i prodotti tessili vengono realizzati secondo uno standard di sicurezza riconosciuto a livello mondiale, eliminando tutte le sostanze tossiche e nocive a partire dalle materie prime, ma che anche il processo di produzione avviene secondo standard ambientali e di sicurezza certificati.


Dalla stagione 2014/15 l’azienda presenta in collezione i primi prodotti interamente Bluesign, in particolare tutti i base-layer seamless della collezione abbigliamento, riconoscibili perché contrassegnati con l’etichetta Bluesign Product. Uno dei prossimi obiettivi per gli anni a venire è la certificazione completa della filiera.


EOCA

Nel 2013 l’azienda ha attivato la partnership con l’European Outdoor Conservation Association, associazione no-profit che ha come obiettivo quello di supportare iniziative benefiche volte alla conservazione dell’ambiente. EOCA è una realtà sempre più attiva e presente in Europa grazie a numerosi progetti pro-ambiente finanziati attraverso la raccolta fondi resa possibile dalle aziende partner del settore Outdoor, ad oggi sono 109 le aziende che fanno parte dell’associazione e che attraverso un desk di esperti nominata da EOCA, valutano e finanziano i progetti ambientali più meritevoli di sostegno. L’impegno del gruppo di aziende facenti parte di EOCA, tra cui La Sportiva, è quello di conservare, ripristinare o difendere zone incontaminate e selvagge in favore delle generazioni future e dei futuri appassionati di attività in ambiente naturale.


Recycle Program

Il calzaturificio La Sportiva produce in Val di Fiemme oltre 220.000 calzature all’anno. Dal 1928 a oggi, oltre ad un incremento continuo delle quantità della paia prodotte, i processi di lavorazione sono diventati sempre più sofisticati e la varietà dei prodotti e delle materie impiegate è aumentata di conseguenza. L’impiego delle materie prime è stato razionalizzato e reso più efficiente e gli scarti di produzione hanno incominciato a essere prima di tutto ridotti e poi reimpiegati anche per lavorazioni esterne al ciclo produttivo della calzatura. Nella realizzazione delle calzature da montagna e delle scarpette d’arrampicata una percentuale di materiale in uscita dai banchi di taglio rappresenta uno scarto. La gomma ad esempio, utilizzata per suole e intersuole, arriva agli stabilimenti La Sportiva da fornitori esterni sotto forma di lastre di diversi spessori che vengono tagliate e sagomate a seconda delle calzature in lavorazione. Dopo il taglio delle suole dalla lastra la parte di gomma rimanente non può essere reimpiegata in altri processi produttivi e costituisce quindi uno scarto. La gomma è un materiale complesso, ottenuto chimicamente da sostanze chiamate elastomeri mescolate tra di loro per ottenere diversi gradi di elasticità, grip e durezza: tale complessità non facilita lo smaltimento del materiale nel processo produttivo standard.


Grazie alla collaborazione con l’azienda Prismi SRL di Monteprandone di Ascoli Piceno, specializzata nella granulizzazione e polverizzazione della gomma proveniente da scarti tecnici, è stato possibile reimpiegare gli scarti di produzione della azienda per la produzione di pavimenti sportivi e anti-trauma ad alto assorbimento degli impatti dove la gomma, in tutte le sue forme, rappresenta l’ingrediente primario fondamentale che viene poi elaborato chimicamente per ottenere prodotti finiti. L’azienda partner, oltre a produrre il servizio di riciclaggio, è in grado anche di fornire la tracciabilità della materia di scarto fornita ed è quindi possibile sapere in quali prodotti finiti gli scarti sono stati re-impiegati. Gli scarti in gomma dello stabilimento La Sportiva sono stati recentemente utilizzati nella pavimentazione del parco giochi della scuola elementare di Alassio (Savona) e nella realizzazione del manto in erba sintetica del complesso sportivo La Meridiana di Catania.

La trasformazione dello scarto di lavorazione in materia prima seconda non riguarda però solo la gomma.
La Sportiva ha infatti attivato una collaborazione con la Cooperativa Sociale Samuele, che aiuta le persone in difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro attraverso interventi formativi specifici e laboratori appositamente attrezzati.
La Sportiva fornisce gli scarti di pellame derivanti dal processo di produzione delle scarpe e la Cooperativa li lavora realizzando borse, portachiavi ed altra oggettistica poi venduta anche all’interno degli store monomarca La Sportiva.


Innovare con passione – come recita il pay-off aziendale di La Sportiva – significa oggi anche questo.


LA SEDE

Una vista dall'alto dello stabilimento La Sportiva a Ziano di Fiemme. A fianco uno scorcio dell'abitato di Tesero © Mario Verin